Lorenzo de' Medici, detto il Magnifico, nacque a Firenze nel 1449. Nipote di Cosimo de' Medici, detto il Vecchio, fondatore della signoria medicea e figlio di Piero di Cosimo de' Medici e di Lucrezia Tornabuoni.
Fine diplomatico e accorto politico, seppe condurre Firenze attraverso le difficili contese tra gli stati limitrofi, i contrasti con la Chiesa, e i rapporti con la Francia, guadagnandosi il titolo di "ago della bilancia" delle sorti italiane. Con la sua morte (Careggi 1492) il difficile equilibrio politico italiano cominciò a vacillare e sarebbe crollato definitivamente, di lì a due anni, con la discesa in Italia del re di Francia Carlo VIII.
Lorenzo fu una delle figure capitali del Rinascimento italiano. Sempre circondato da importanti filosofi e letterati, diede alla cultura fiorentina un chiaro impulso in direzione neoplatonica, svolgendo un'intensa attività di mecenatismo che in breve tempo attirò nella sua cerchia i maggiori intellettuali dell'epoca. Egli stesso fu uno scrittore piuttosto eclettico, sia in versi sia in prosa.