Filippo de Pisis (Ferrara, 1896 – Brugherio, 1956). Dopo aver ricevuto un’educazione raffinata ed essersi laureato in lettere, nel 1916 cominciò a dipingere. Dapprima vicino alla “metafisica”, i brevi soggiorni che fece a Roma e a Parigi ben presto influenzato la sua pittura aprendola a nuovi orizzonti. Raffigurò principalmente paesaggi, nature morte, ritratti e interni; il suo stile, difficilmente classificabile, rimase costante nel tempo. Scrisse: Prose (1920), Il Signor Luigi B. (1920), La città delle cento meraviglie (1921), Poesie (1940, n. ediz. 1953), che aiutano a rivelare alcuni tratti più poetici della sua pittura.