Jan Ameling Emmens nasce a Rotterdam nel 1924. Dal 1936 frequenta il liceo ‘Marnix Gynasium’ (anche durante l’occupazione nazista, 1940-1945). Dopo un breve internamento in un campo nazista a Vught insieme ad altri compagni di scuola, si diploma nel 1943. Trascorre il tempo fino alla Liberazione, nel maggio 1945, a casa, ‘sepolto nei libri’. Nel 1945 pubblica una raccolta di poesie per proprio conto, Chaconne, in 150 copie. Sempre nel 1945 si iscrive a giurisprudenza all’Università di Leida. Lascia gli studi dopo un anno e trascorre la prima metà del 1947 a Parigi dove frequenta lezioni di storia dell’arte. Tornato in Olanda, si iscrive a storia dell’arte all’Università di Utrecht. Nel 1955 si laurea e l’anno dopo si sposa con Marja Vijlbrief, medico. Trova impiego nel 1956 all’Istituto per la Storia dell’Arte dell’Università di Utrecht. Nel 1957 pubblica il primo libro di poesia: Kunst- en Vliegwerk. Dal 1958 al 1961 si sposta a Firenze per assumere l’incarico di Direttore dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte. Nel 1961 viene ricoverato per breve tempo in ospedale psichiatrico dopo essere tornato dalla Spagna dove ha tenuto un seminario sulla Meniñas di Velasquez. Nel 1963 pubblica il secondo libro, Autobiografisch woordenboek, con poesie e aforismi. Nel 1964 dà alle stampe la dissertazione Rembrandt e le regole dell’arte, per cui riceve importanti premi. Nei due anni successivi ricopre incarichi come docente presso le Università di Utrecht e Amsterdam. Nel 1967 ottiene la cattedra di Storia e Critica dell’Arte e Iconologia a Utrecht. Nel 1969 pubblica il terzo libro di poesia, Een hond van Pavlov. Nel 1971 gli viene conferito il premio ‘Fenix’ dalla Fondazione d’Arte di Rotterdam per l’opera letteraria. Si toglie la vita il 12 dicembre 1971.