Ha scritto Marguerite Duras che «è curioso uno scrittore. È una contraddizione e anche un nonsenso. Scrivere è anche non parlare. È tacere. È urlare senza rumore. È riposante uno scrittore, ascolta di continuo». E un po’ più avanti: «Tutto scrive intorno a noi, è questo che bisogna arrivare a percepire; tutto scrive...». Questo stato di ascolto è quello che convoca, nella pienezza e nella carenza di chi scava fino al silenzio, l’opera di García Quintero. M.A. Pérez López