Felipe García Quintero (Bolívar, Colombia, 1973) ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Vita di nessuno (Madrid, 1999), Pietra vuota (Quito, 2001), La ferita dell’inizio (Granada, 2005), Guardare l’aria (Bogotá, 2009), Mietitura (La Paz, 2011), Vento di terra (Montevideo, 2013), Qualche battito (México, 2016) e Animale di ieri (Santiago, 2018). Ha pubblicato anche le antologie personali: Casa di ossa e Profondità di passaggio (Mérida, 2002 e 2007), Orizzonte di cani (Cali, 2005, La Paz, 2011), Il pastore notturno (Santo Domingo e Bogotá, 2012) e Scavato (fino al silenzio) (Sevilla, 2016). La pietà. Poesia riunita 1994-2013 (Mantis Editores, Messico, contiene uno studio introduttivo di César Eduardo Carrión). In Italia Fili d’Aquilone ha pubblicado Vento di terra (2015) e Qualche battito (2018), tradotti da Alessio Brandolini. È docente titolare del programma di Comunicazione Sociale dell’Università del Cauca, a Popayán.