Francesco Gabellini è nato nel 1962 a Riccione, dove vive ancora oggi. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie in dialetto romagnolo: - nel 1997 Aqua de silénzie (Acqua del silenzio), Editore “AIEP”, (San Marino); - nel 2000 Da un scur a cl’èlt (Da un buio all’altro), Edizioni “La vita felice”, Milano; - nel 2003 Sluntanès, Pazzini Editore, Villa Verucchio (RN); - nel 2008 Caléndre, Raffaelli Editore, Rimini; - nel 2011 A la mnuda, Giuliano Ladolfi Editore, Borgo Manero (Novara). Sue opere sono risultate vincitrici o finaliste in numerosi concorsi letterari nazionali, pubblicate su riviste culturali e inserite in varie antologie. Da diversi anni si occupa anche di teatro, per il quale ha scritto numerosi testi. Con il monologo in dialetto romagnolo L’ultimo sarto è stato finalista nel 2005 alla 48ª edizione del Premio Riccione per il teatro. Negli anni 2010 e 2011 il monologo Detector viene portato in scena dall’attore Ivano Marescotti in vari teatri d’Italia, tra cui il Teatro dei Filodrammatici di Milano. Nel 2016 pubblica un libro che raccoglie cinque monologhi, sempre in dialetto romagnolo, dal titolo Zimmer frei, Il Vicolo Editore, Cesena. Nel 2017 con il monologo Iper vince il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia, a Sirolo (AN). Collabora con l’Associazione Teatrale “Città Teatro” di Riccione, che ha messo in scena vari suoi testi teatrali e con il festival “Lingue di confine” di Rimini, ideato e diretto da Fabio Bruschi. Nel 2020 è risultato vincitore nella sezione inediti alla prima edizione del Premio Giordano Mazzavillani a Ravenna.