Nicola Galante (Vasto, 1883 – Torino, 1969). Dopo aver sudiato ebanisteria alla scuola di arti e mestieri di Chieti, nel 1907 si trasferì a Torino, dove avviò un’attività di artigiano. Nel 1910 iniziò a collaborare a “L'Artista moderno”, rivista torinese di arti decorative, sulle cui pagine pubblicò articoli e progetti di arredi. Illustrò Torino mia. Impressioni di uno straniero (1912) di Seidel e due sue incisioni furono pubblicate su “Lacerba” nel 1915. Nello stesso anno l’“Eroica” di La Spezia lo definì un futurista. Nel 1922 cominciò a dedicarsi alla pittura e nel 1923, alla Quadriennale della Promotrice torinese, Felice Casorati lo inserì fra i giovani artisti torinesi conosciuti col nome di Sei di Torino. Partecipò alle Biennali di Venezia 1932-36, 1948, 1950, 1954-58.