Carlo Goldoni (Venezia, 25 febbraio 1707 – Parigi, 6 febbraio 1793) è stato un commediografo, scrittore, librettista e avvocato cittadino della Repubblica di Venezia, è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta.
Giunto a Parigi nel 1762, insegnò l'italiano alle figlie del re di Francia Luigi XV a Versailles, e nel 1769 ebbe una pensione di corte. Ma la rivoluzione francese sconvolse la sua vita e, con la soppressione delle pensioni, che gli erano state concesse dal re, morì nella miseria poco prima di compiere 86 anni. Le sue ossa sono andate disperse. Il giorno dopo la morte, la Convenzione decretava che la pensione gli fosse restituita e che di conseguenza andasse alla moglie vedova.
Carlo Goldoni deve la sua fama, oltre che alle diverse opere che scrisse, alla riforma del teatro. Prima della riforma “goldoniana” esisteva la commedia all’improvviso, nella quale gli attori non avevano un testo scritto da studiare e da seguire durante la rappresentazioni bensì solo una traccia generale detta canovaccio. Carlo Goldoni fu il primo a volere un testo interamente scritto per ogni attore.