Emily Grosholz è una presenza singolare nella letteratura americana. Pur essendo filosofa di formazione, i suoi versi non propongono una riflessione astratta sull’Essere. La possibilità di parlare dell’universale nasce dalla necessità di osservare la vita reale, le molteplici manifestazioni dell’esistenza quotidiana. La sua parola poetica stabilisce costantemente un’intima relazione dialogica con la sua esperienza: i suoi viaggi, la sua infanzia e quella dei suoi figli, la sua vita familiare, le relazioni professionali e d’amicizia ci aprono le porte di una soggettività che si vuole all’origine della parola poetica... (Sara Amadori)