Francis Jammes nasce a Tournay il 2 dicembre 1868, nella regione degli Alti Pirenei, nel Sud Ovest della Francia, e qui trascorre la sua infanzia insieme alla madre e alla sorella. Nel 1880 raggiunge il padre a Bordeaux, dove poi frequenta il liceo fino al 1888, quando viene bocciato all’esame finale. Nello stesso anno, alla morte del padre, si trasferisce con la madre nella cittadina di Orthez, dove resterà fino al 1921 e dalla quale si allontanerà solo per alcuni viaggi, ad esempio in Algeria con André Gide ed Eugène Rouart. Pur frequentando solo occasionalmente la capitale, grazie anche alla collaborazione con alcune importanti riviste letterarie, alle prime pubblicazioni di carattere locale segue la notorietà nazionale; in particolare con un proprio manifesto letterario intitolato Le jammisme, uscito sul Mercure de France nel 1896, e con la raccolta De l’Angélus de l’aube, à l’Angélus du soir dell’anno successivo. Dopo due delusioni amorose particolarmente dolorose (e che trovano posto all’interno di alcune sue poesie), Jammes, che fino ad allora era sempre vissuto con la madre, infine si sposa. Quando nel 1921 si stabilisce ad Hasparren, la sua famiglia conta sette figli e le difficoltà economiche non sono secondarie tra le ragioni di questo ultimo trasferimento. Nel frattempo, nel 1905, accompagnato da Paul Claudel, si era convertito alla fede cattolica, che ne ispirerà tutta l’opera successiva. Muore ad Hasparren l’1 novembre 1938.
Le sue opere principali sono: De l’Angélus de l’aube, à l’Angélus du soir (1897), Le Deuil des Primevères (1900), Le Triomphe de la vie (1902), Les Géorgiques chrétiennes (1912).