Nasce a Helsinki nel 1961. Oltre che poeta è anche critico letterario, saggista e traduttore (Paul Celan, Octavio Paz, Durs Grümbein, Georg Trakl). Ha ricevuto vari premi, tra gli altri sia quello per il rilancio della storica rivista Nuori Voima (Forza giovane), della quale è stato co-redattore dal 1991 al 1994, sia per aver avuto un ruolo chiave nella nascita del “Club dei poeti vivi”, sorto per riavvicinare ‘poesia e vita’ in Finlandia. La sua prima raccolta è del 1995, Kierros (Giro), dove già nel titolo è implicito il richiamo ad uno dei temi principali della sua opera, la ciclicità, il movimento e il continuo ritorno. Anche nelle sue raccolte successive (Erään taistelun kuvaus - Descrizione di una battaglia, 1997; Niin lavastetaan lännen taivas - Così si allestisce il cielo occidentale, 2001; Mitä et sano - Ciò che non dici, 2005) troviamo molte poesie scritte durante i suoi frequenti viaggi, ma non mancano i riferimenti a realtà finlandesi, così come ai vari miti, più in forma indiretta che come richiamo specifico; da questa prospettiva mitologica, preistorica Koskelainen osserva anche gli avvenimenti attuali, dallo stesso punto di vista che ha permesso, nel contesto finlandese, la nascita delle storie degli strati più antichi della poesia popolare orale.