Amalia Guglielminetti fu scrittrice versatile e intensa, capace di passare dalla poesia al romanzo, dalla fiaba per bambini al dramma. Celebri le sue figure femminili, appassionate e indipendenti, che al tempo diedero scandalo.
La porta della gioia è una raccolta di storie, pungenti e trasgressive per il perbenismo di inizio Novecento, che raccontano il punto di vista di un’autrice altrettanto sui generis. Socialmente emarginata dalla cultura benpensante della sua Torino, Amalia Guglielminetti riversa nelle protagoniste di questi racconti una modernità troppo scandalosa per l’epoca. Donne indipendenti, che sfidano gli uomini in arguzia e intraprendenza, che si oppongono alla subalternità dei sessi e rivelano una società borghese tristemente intrisa di bigottismo e arretratezza.