Dopo la sua seconda raccolta di poesie intitolata Le vergini folli, la Guglielminetti conobbe Guido Gozzano (1883-1916), con il quale iniziò una breve ma intensa storia d’amore. Dalla loro relazione, che il poeta vede in una dimensione “tutta letteraria, tutta scritta e cerebrale” e che Amalia invece stenta a non cercare di trasformare in una solida relazione amorosa, nacque, nel 1909, la raccolta poetica Le seduzioni, dove a una più determinata “avidità di vivere” si mescola un’amara rinuncia all’amore sognato, al quale comunque lei sa andare oltre, collocandosi con autorevolezza nella storia letteraria italiana del suo tempo. D’Annunzio la definirà “l’unica vera poetessa che abbia oggi l’Italia”, mentre lo stesso Gozzano a proposito di Le seduzioni scrisse che: «[...] è quanto di meglio abbia prodotto da vari secoli a questa parte la lirica femminile italiana.