Amalia Guglielminetti (Torino 1881-1941) nel 1907 pubblicò la sua seconda raccolta di poesie intitolata Le vergini folli, dove l’educazione ricevuta in un istituto religioso femminile si rivela apertamente insieme a quei temi che saranno dominanti nei successivi lavori. Grazie a questo libro la Guglielminetti conobbe Guido Gozzano (1883-1916), con il quale iniziò una breve ma intensa e passionale storia d’amore. Le vergini folli costituisce una sorta di viaggio nel sottosuolo della verginità, ne scrisse Gozzano: «Ella compie nel suo libro quasi un vergiliato, e conduce il lettore attraverso i gironi di quell’inferno luminoso che si chiama verginità».