[...] Molto forte e sentita è nel nostro poeta la coscienza naturalistica, con il persistere di un’afflizione, di un cruccio incessante di fronte alla visione di una natura “mutilata” dal progresso. [...] Ci troviamo davanti a una voce, quella di Augusto Enrique Rufino, di genuina qualità e di educato timbro, che chiede la sua parte di attenzione e di ascolto. (Emilio Coco)