Filippo Tommaso Marinetti (Alessandria d'Egitto, 1876 – Bellagio, 1944). Dopo essersi diplomato a Parigi, si traferì nella capitale francese. Affascinato dal simbolismo, compose i primi versi alla maniera si Mallarmé e D’Annunzio. Nel 1905 fondò la rivista “Poesia”, poi divenuta, nel 1909, organo ufficiale del nuovo movimento futurista, nato dall’amore di Marinetti per la velocità e dalla convinzione di dover tagliare in modo netto con tutto ciò che fosse legato al passato. Nello stesso 1909 inviò il Manifesto del futurismo ai principali giornali italiani e al francese “Le Figaro”. Fiero sotenitore della guerra, nel 1911 partì come giornalista per la Guerra libica. Nel periodo 1912-14 si dedicò alla teoria e alle tecniche poetiche, inaugurando il modello delle Parole in liberta, di cui Zang Tumb tumb, pubblicato nel 1914, è un esempio. Partecipò alla Prima Guerra Mondiale ottenendo anche due medaglie al valore. Dopo Parole in liberta inventò il Tattilismo, evoluzione multi-sensoriale del futurismo. Intanto, intorno al 1919 il movimento futurista aveva cominciato ad allinearsi al fascismo.