[...] Ma se la poesia di Lizalde perdurerà nelle generazioni che si avvicendano come le foglie, sarà per i libri in cui il tigre balza fuori dalle pagine per andare a spasso nelle vie delle città del mondo, assomigliando a me o a te o a qualcuno di noi o di voi, o ancora meglio a tutti noi e a tutti voi. Un tigre superbo che non si abbassa mai a rifare lo stesso passo. E anch’io, come te, mi canto e mi festeggio in quel tigre che fin dal primo giorno della creazione ci abbaglia e si strazia in modo così puro e totale, proprio nel cuore della stirpe umana.
Marco Antonio Campos