Giuseppe Rosato (Lanciano, 1932) ha insegnato lettere e lavorato nella RAI, nei servizi culturali e nei programmi. Ha condiretto le riviste Dimensioni (1958-'74) e Questarte (1977-'86). Ha pubblicato libri di versi (a incominciare da L'acqua felice, Schwarz, Milano 1957), di narrativa, di prose brevi, di aforismi, oltre a operine satiriche, epigrammatiche, parodistiche. In dialetto abruzzese: Ecche lu fredde (Pescara 1986), L'ùtema lune (Faenza 2002), L'addòre de la nève (Torino 2006), Lu scure che s'attònne (Rimini 2009), È tempe (Rimini 2013). Ha fondato nel 1966, con Ottaviano Giannangeli, il Premio Nazionale Lanciano (poi "Mario Sansone") di poesia dialettale. È stato segretario generale del Premio Flaiano, a Pescara (dal 1974 al '93). Ha vinto premi lettareri, dal Carducci di Pietrasanta (1960) al Pascoli (2010).