«Solo un poeta può invocare il silenzio, giacché è appunto dal silenzio che emerge la parola che dà voce a tutto ciò che l'uomo rivive in coscienza e fuori dalla coscienza. Non può mancare in questo libro il riferimento alla fonte della bellezza, quel Dio che ritroviamo nel mistero di ogni cosa: "Le mani di Dio sono calde di creazione / vi son rimaste attaccate ancora sulle dita molliche di luce, schegge di terra e cielo"». Franco Loi