«I teorici del teatro dicono che questo è un genere letterario che richiede, soprattutto maturità letteraria e esistenziale. [...] Non c'è niente di più presuntuoso che sottoporre ad un'analisi teorica ciò che è, per eccellenza, il risultato di una pratica. Perché altrimenti Dopo la pioggia, la cui scrittura teatrale riassume una notevole maturità, non potrebbe essere opera di uno scrittore che deve ancora compiere trentuno anni. In poco meno di un prodigioso decennio, di rado un suo testo non ha ottenuto un riconoscimento importante e, ed è la cosa più sorprendente, l'approvazione dei botteghini e la diffusione internazionale della sua opera tradotta in francese, inglese, italiano, russo, portoghese, tedesco, finlandese. A suggello di ciò, il suo ultimo lavoro, questo che presentiamo in versione castigliana, ottiene - tra gli altri - il Premio Nazionale di Letteratura Catalana.» (Barbara Nativi)