"Immaginatevi il diavolo del teatro,
meglio di così, Bang non si può descriverlo". (Lugné-Poë)
«Bang scrisse anche per il teatro [...]. La maggior parte dei suoi lavori fu rappresentata; in alcuni casi Bang curò anche l'allestimento e la regia, in uno partecipò persino come attore. Mentre i risultati in qualità di regista e di dramaturgo furono in genere eccellenti, medio invece fu Banf come attore ed autore drammatico, tanto che egli stesso nel 1891 scriveva di non poter assolutamente avanzare "la pretesa di venir chiamato autore drammatico". E tuttavia Bang ritornava frequentemente al teatro [...]. Del resto, poco tempo prima di morire, Bang confidò a Robert Neiiendam: "Il teatro è stata la mia vita; è il nervo della mia arte... non... soltanto 'interesse', ma impulso".» (Alessandro Fambrini)
